"Chi che tu sia, che non vedo io, che vedi / me, parla dunque: dove sono? Io voglio / cansar l'abisso che mi sento ai piedi... / di fronte? a tergo? Parlami. Il gorgoglio / n'odo incessante; e d'ogni intorno pare / che venga; ed io qui sto, come uno scoglio, / tra un nero immenso fluttuar di mare".

G. Pascoli, Il cieco, in Poesie.

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